Il sapere che oggi utilizziamo è il risultato di un progressivo accumulo di conoscenze, una sedimentazione lunga e complessa che ha riguardato tutte le generazioni ed ha visto innumerevoli contributi, individuali e collettivi. Non possiamo prescindere da questa caratteristica se vogliamo capire il ruolo della conoscenza nell’evoluzione umana, come essa sia fondamentale nel plasmare i rapporti tra gli esseri umani e fra gli uomini e la natura.
Non solo il sapere è un bene pubblico, un patrimonio comune ma è anche, soprattutto, l’elemento che determina una lettura critica del presente e una prospettiva di cambiamento del futuro. Per questo, nella Costituzione italiana, la cultura è considerata una risorsa pubblica, libera, accessibile a tutte le età e a tutte le condizioni sociali. Uno strumento per garantire l’uguaglianza, il rispetto umano e sociale, la via per l’integrazione e la reciproca comprensione culturale.La promozione del sapere in tutte le sue forme – dall’istruzione alla ricerca scientifica – devono costituire l’impegno fondamentale e pervasivo di ogni progetto di alternativa politica. Senza conoscenza, non può esserci piena consapevolezza del presente, non è possibile immaginare un futuro migliore e non si può realizzare un’effettiva trasformazione della società.
La formazione a tutti i livelli, la ricerca scientifica in tutte le sue specializzazioni, devono fornire gli strumenti conoscitivi per comprendere la complessità e sfuggire al pensiero unico, gli elementi critici per essere cittadini attivi di una società moderna e non moderni sudditi di una èlite tecnocratica.
La “società della conoscenza” è l’unica alternativa all’economia della crescita senza limiti che sta distruggendo le risorse ambientali, che mortifica quelle umane, che impedisce lo sviluppo sociale e l’affermazione di un nuovo umanesimo.
Per queste ragioni crediamo che il compito della buona politica sia quello di adoperarsi affinché la scuola, l’università e la ricerca scientifica diventino una delle priorità del paese e vengano potenziate e sostenute dal finanziamento pubblico.
La cultura, l’istruzione, i saperi sono beni preziosi della società, un patrimonio a disposizione di ogni individuo e quindi una ricchezza per tutti noi
Umberto Guidoni
L’ITALIA DEI SAPERI
sabato 16 aprile h 10.00
Intervengono:
Umberto GUIDONI – astronauta, resp. U&R SEL
Cristina TAJANI – ricercatrice
Giorgio PARISI – fisico
Roberto IOVINO – Rete della Conoscenza
Marco ROSSI DORIA – insegnante
Francesco VITUCCI – Adi, Comitato “Il nostro tempo è adesso”
Mimmo PANTALEO – FLC CGIL
Margherita HACK – astrofisica
Moni OVADIA – attore teatrale
CONCLUDE: NICHI VENDOLA
————————– Pausa Pranzo ——————————
14:00 – 17:00 Workshops (Scuola, Università, Ricerca)
17:00 – 18:00 Conclusioni Gruppi di Lavoro
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